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Dal 2020 a questa parte, il sistema fiscale italiano prevede una serie di bonus o detrazioni che consentono di risparmiare sulle spese della ristrutturazione di casa.

Il contribuente può infatti può richiedere delle agevolazioni he permettono di ottenere una detrazione del 50% sui lavori di rifacimento dell’immobile.

Chi desidera quindi eseguire degli interventi di ristrutturazione può sfruttare al meglio di questi vantaggi.

Vediamo come funziona.

Le detrazioni per la ristrutturazioni casa

Le detrazioni per la ristrutturazione di casa sono una serie di bonus previsti dalla Legge di Bilancio 2020 promulgata al fine di rilanciare il mercato edilizio.

Il bonus ristrutturazioni prevede l’erogazione di rimborsi in 10 quote annuali di pari importo. Ad esempio, il proprietario di un immobile che ha eseguito lavori per una certa quota sulla propria abitazione e rispetta i requisiti richiesti, potrà richiedere un rimborso del 50% del valore, che sarà restituito in 10 quote annuali sotto forma di rimborso Irpef, che quindi è legato all’imposta sul reddito delle persone fisiche che viene pagata dai contribuenti sul proprio reddito lordo annuo. Per questo motivo, il valore totale del rimborso non potrà superare il valore totale delle tasse Irpef che il contribuente deve annualmente allo Stato.

Per chi oggi ha già usufruito delle agevolazioni è arrivato il momento di richiedere i rimborsi relativi alle spese sostenute.

Come ottenere la detrazione per la ristrutturazione

Il soggetto che ha pagato la ristrutturazione, cioè il contribuente, può richiedere le detrazioni a fronte di una spesa effettuata per la ristrutturazione del proprio immobile o per le parti comuni di edifici residenziali. Il contribuente può ottenere fino al 50% delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2020 per un massimo di 96.000 per ogni immobile.

Per ottenere la detrazione per la ristrutturazione gli step da seguire vengono indicati dall’Agenzia delle entrate, la quale si accerterà che il contribuente abbia indicato:

  • I dati catastali dell’immobile all’interno della dichiarazione dei redditi
  • Le generalità del committente, ubicazione dei lavori, natura dell’intervento, dati identificativi dell’impresa, data d’inizio dell’intervento all’azienda sanitaria locale (se il decreto legislativo sulla sicurezza lo prevede)
  • tutti gli interventi che riguardano un risparmio energetico all’ENEA

Inoltre il contribuente dovrà:

  • essere in possesso dei pagamenti che devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale, con causale del versamento con riferimento alla normativa (articolo 16-bis del Dpr 917/1986), Codice Fiscale del beneficiario, Codice Fiscale o P.IVA del contribuente

In aggiunta, è necessario essere in possesso di una serie di documenti, che devono essere intestati alle persone che fruiscono della detrazione, come:

  • ricevuta del bonifico
  • fatture o ricevute fiscali
  • nel caso di condominio, certificazione rilasciata dall’amministratore
  • se l’immobile è censito serve la domanda di accatastamento
  • Imu, se dovuta
  • abilitazioni amministrative
  • per le parti condominiali: delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese

Chi può usufruire della detrazione fiscale per la ristrutturazione edilizia?

Come abbiamo visto, la detrazione edilizia è relativa esclusivamente ai costi sostenuti per ristrutturare le abitazioni e parti comuni di edifici residenziali.

La normativa prevede che possa chiedere il rimborso anche chi attua interventi di ripristino o ricostruzione edilizia a seguito di danneggiamenti per eventi calamitosi, che hanno comportato la dichiarazione di stato d’emergenza.

Il soggetto che può richiedere il rimborso può non essere obbligatoriamente il proprietario dell’immobile e deve:

  • essere colui che ha effettuato il pagamento della ristrutturazione
  • pagare l’IRPEF

Il rimborso Irpef previsto dalle detrazioni fiscali per il bonus ristrutturazioni andrà richiesto in fase di dichiarazione dei redditi, quando si presenta il proprio modello 730 o Unico. Per chi utilizza il modello 730, i rimborsi Irpef vengono erogati direttamente nello stipendio o nella pensione. Per i lavoratori dipendenti, il rimborso sarà accreditato solitamente nel mese di luglio, mentre per i pensionati sarà visibile nei mesi di agosto o settembre. Per chi invece presenta il modello Unico, l’Agenzia delle Entrate invierà un assegno da ritirare presso gli uffici postali oppure accrediterà la cifra entro due anni.