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Proteggere la casa dalle intrusioni esterne e renderla un ambiente sicuro sono due obiettivi che ci dobbiamo porre al momento dell’acquisto o dell’affitto di un abitazione.

Soprattutto per chi vive in zone isolate o per coloro che detengono un’attività commerciale, installare un buon impianto di allarme può sicuramente tutelarci dai furti nelle case e nei negozi.

Gli impianti di allarme, solitamente, hanno diverse fasce di prezzo. Si parte da un minimo di 150 euro per arrivare fino a 1000 euro.

Ma come risparmiare sull’acquisto di un antifurto? Le detrazioni fiscali per impianti di allarme possono essere un primo passo per ridurre i costi.

 

Chi sono i destinatari delle detrazioni fiscali per impianti di allarme?

Secondo i dati dell’Istat del 2021, grazie anche al lockdown e alle zone rosse, i furti in abitazioni private si sono ridotti. Nonostante questo, è consigliato stare sempre in allerta e proteggere la casa nel miglior modo possibile.

In quest’ottica, la legge di bilancio del 2021 ha prorogato la possibilità di accedere al cosiddetto Bonus Sicurezza, la detrazione fiscale prevista per ridurre le spese relative all’acquisto e all’installazione di impianti di allarme.

Ma come funziona il Bonus Sicurezza? Vediamo insieme alcuni dettagli per conoscere questa opportunità.

Le detrazioni fiscali per l’installazione di impianti di allarme

Il Bonus Sicurezza consiste nella detrazione del 50% del costo avvenuto per l’acquisto di un sistema atto a implementare la sicurezza all’interno di un immobile.

Le detrazioni fiscali per l’installazione di impianti di allarme arrivano fino a un massimo di 96.000 euro: si può quindi detrarre fino a un massimo di 48.000 euro

Come si ottiene la detrazione fiscale per l’allarme

La detrazione si può ottenere nel momento della dichiarazione dei redditi e viene erogata in 10 rate annuali. Ad esempio, se sono stati spesi 5.000 euro per acquistare un impianto di allarme, si potrà godere di una detrazione di 2.500 euro e si andranno a ottenere quindi rate da 250 euro l’anno.

Va da sé che per le spese sostenute nel 2021, ci si riferisce alla dichiarazione dei redditi che si effettuerà nel 2022.

Cosa fare per ottenere la detrazione fiscale per l’impianto allarme?

Per ottenere la detrazione è necessario compilare un bonifico bancario parlante per dimostrare di avere diritto all’agevolazione prevista.

All’interno del bonifico parlante va specificato:

  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • Il codice fiscale o la Partita IVA della ditta specializzata che ha eseguito i lavori
  • Il riferimento alla norma che regola le agevolazioni di cui si vuole beneficiare (in questo caso, l’art. 16-bis del Dpr 917/1986) da inserire nella causale

Quali tipi di allarme rientrano nell’agevolazione prevista per gli impianti antifurto?

Una volta compreso l’iter burocratico da seguire per accedere all’agevolazione, è utile sapere quali tipologie di spese sono detraibili per legge.

Rientrano nell’agevolazione tutte quelle operazioni volte all’installazione di un allarme: l’acquisto dell’impianto, la pianificazione del sistema e infine la posa dell’antifurto.

L’agevolazione copre quindi tutti i costi necessari a mettere in sicurezza la casa, tra cui il sopralluogo di un professionista del settore.

Conclusioni

Le detrazioni fiscali per gli impianti di allarme possono essere applicate a una ristrutturazione edilizia. Non è possibile accedere al bonus sicurezza per l’acquisto di inferriate, porte blindate, cancelli e tutto ciò che non rientra nei sistemi di allarme.