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Progettare un impianto elettrico per la propria casa non è un’operazione per nulla scontata. L’abitazione rappresenta un luogo sicuro e confortevole, per questo motivo è importante costruire un impianto elettrico a norma che rispetti tutte le leggi sugli impianti elettrici.

Capiamo insieme di cosa si tratta!

Legge 46 90 per gli impianti elettrici

La prima legge che ha regolato fino al 2008 il settore degli impianti elettrici è la 46 90. L’ambito di applicazione di questa normativa riguardava principalmente gli impianti relativi agli edifici ad uso civile, come:

  • Gli impianti di produzione o trasporto
  • Gli impianti radiotelevisivi ed elettronici
  • Gli impianti di riscaldamento
  • Gli impianti idrosanitari
  • Gli impianti per il trasporto e l’utilizzazione di gas
  • Gli impianti di sollevamento come ascensori, montacarichi e scalemobili
  • Gli impianti di protezione antincendio

Il decreto riportava anche i soggetti abilitati alla trasformazione e installazione dell’impianto elettrico, quali:

  • Tutte le imprese singole e associate iscritte al registro delle ditte
  • Tutti i professionisti con i requisiti previsti

Nel 2008 la legge 46 90 si evolve nel decreto 37 08 in cui vengono fissati alcuni importanti capisaldi del settore degli impianti elettrici.

Cosa definisce la normativa 37 08? Quali sono le specifiche tutt’ora in vigore?

La legge 37 08: le novità dietro al decreto

Come anticipato, all’inizio del 2008 si è verificato un importante cambiamento per mano del legislatore in materia di impianti elettrici: stiamo parlando del decreto ministeriale 37 08, l’evoluzione della precedente legge 46 90.

Il decreto 37 08 riporta gli stessi impianti previsti dalla legge 46 90 senza elencare quelli regolati dai regolamenti comunitari.

Viene fatta menzione delle imprese abilitate all’installazione, trasformazione, ampliamento e alla manutenzione degli impianti.

A differenza della precedente legge 46 90, i requisiti di progettazione degli impianti vengono riportati in modo molto dettagliato e specifico, tanto che sono indicate le precise competenze tecniche richieste per l’installazione di questi impianti.

La Dichiarazione di Conformità è obbligatoria per i nuovi impianti, mentre la Dichiarazione di Rispondenza è essenzialmente un controllo per il quale l’impianto corrisponde ai requisiti che si fa se la Dichiarazione di Conformità non è più reperibile: maggiori informazioni sui due documenti e come richiederli sono disponibili negli articoli specifici.

Le differenze principali, quindi, che vengono introdotte dalla nuova legge sono la Dichiarazione di Rispondenza e le specifiche competenze tecniche richieste a chi progetta gli impianti, oltre alle variazioni nelle procedure di progettazione e installazione degli stessi.

 

La legge 64 8: cosa prevede la norma CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano)

Questa norma è importante perché va a definire i criteri di efficienza energetica per gli impianti civili. Dal 2008, grazie a questa legge, è diventato obbligatorio dotare il proprio impianto di una data messa a terra, cioè dell’obbligo di mantenimento delle masse metalliche al potenziale di terra, a tutto vantaggio della sicurezza degli elettrodomestici e delle persone in caso di sovraccarico di tensione.