Lo sconto in fattura per la ristrutturazione è stato introdotto a partire dal 2020, con il Decreto Rilancio 19 maggio 2020 n.34 emanato durante il primo lockdown.
Lo sconto in fattura è un’iniziativa che garantisce l’abbattimento del costo dei lavori direttamente dalla ditta fino a un importo non superiore al costo stesso dei lavori, cioè fino all’importo massimo corrispondente al bonus di cui si vuole usufruire.
Molte persone restano intimidite dall’iter burocratico che bisogna seguire per richiedere lo sconto in fattura, ma non tutti sanno che esistono realtà aziendali che si occupano di smaltire tutte le pratiche per usufruire della detrazione fiscale.
Vediamo quali sono i documenti necessari per lo sconto in fattura del 50%.
La ristrutturazione di casa con lo sconto in fattura del 50%
Cominciamo dicendo che è possibile ristrutturare casa con lo sconto in fattura del 50% fino al 31 dicembre 2024. Come accennato, lo sconto in fattura per la ristrutturazione di casa consiste nella possibilità di detrarre dall’Irpef, cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche, le spese sostenute per eseguire una serie di lavori.
Fino al 31 dicembre 2024, la detrazione ha misura pari al 50% delle spese sostenute e con limite massimo di spesa fino a 96mila euro per unità immobiliare.
Lo sconto si può ottenere indicando nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
La ristrutturazione di casa con lo sconto in fattura del 50%: i lavori consentiti
I lavori che rientrano nello sconto in fattura del 50% prevedono:
- interventi di manutenzione straordinaria, come restauro e risanamento conservativo effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale.
- interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi naturali.
- lavori relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune.
- le opere per la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi.
- lavori di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici come ad esempio l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti, il montaggio di vetri anti-infortunio, l’installazione del corrimano.
- interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.
- la cablatura degli edifici, il contenimento dell’inquinamento acustico, il conseguimento di risparmi energetici e l’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici.
- interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.
I documenti necessari per lo sconto in fattura del 50%
Se si sceglie di affidarsi a un’impresa specializzata per i propri lavori di ristrutturazione, la richiesta del bonus sarà completamente affidata a dei professionisti, che gestiranno l’iter burocratico necessario per attivare lo sconto in fattura.
Per fare questo il cliente dovrà fornire dei documenti obbligatori:
- una copia della carta di identità;
- il codice fiscale;
- la visura catastale della casa o i dati catastali ricavati dall’atto notarile e da eventuali contratti di affitto;
- l’autorizzazione del proprietario dell’immobile (se diverso dall’intestatario della fattura);
- la copia del bonifico apposito per il risparmio energetico una volta effettuato il pagamento
- la copia del libretto della caldaia in cui sia ben visibile il modello. Nel caso di riscaldamento centralizzato è necessario chiedere i dati entro 30 giorni all’amministratore di condominio;
- il modulo di richiesta dell’IVA agevolata, con relativa copia di autorizzazione edilizia nel caso di applicazione di IVA diversa (CILA SCIA DIA).
Per usufruire della detrazione del 50%, è necessario pagare le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare:
- la causale del versamento;
- il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione;
- il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Per le opere di ristrutturazione che prevedono un intervento di riqualificazione energetica è obbligatorio trasmettere all’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) le informazioni sui lavori effettuati.