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Sono davvero molteplici i bonus prorogati in questo 2022-23 per l’edilizia. Oggi proveremo a fare un po’ di chiarezza in merito agli sgravi fiscali concessi dallo Stato a chi decide di effettuare dei lavori di Ristrutturazione, ma anche opere di restauro, conservazione e messa in sicurezza dell’immobile. In un mondo sempre più in emergenza climatica, il giusto accento è stato posto sulla riqualificazione energetica degli edifici. Scopriamo insieme i vari bonus casa, le varie modifiche per questo 2022-23 in merito alle percentuali di detrazione fiscale e le modalità per ottenerli.

Bonus Edilizi 2022 cosa comprendono?

I bonus edilizi connessi alla casa 2022 garantiscono, a chi decide di ristrutturare, uno sgravo fiscale in diverse direzioni di intervento: si applicano al rifacimento della struttura degli edifici, sono connessi alla protezione per il rischio sismico, il miglioramento energetico dell’appartamento compresi installazione di nuovi infissi, condizionatori o introduzione di cappotti termici per le facciate esterne. Non è facile districarsi nella normativa e compiere i giusti passi per ottenere la scontistica in fattura o la cessione del credito. Scopriamo insieme step by step i bonus edilizi casa prolungati nel 2023.

Bonus Facciate 2022-23

Tra i bonus edilizi più richiesti alle aziende di ristrutturazione di ogni sorta vi è di certo il bonus facciate. In questo 2022, e nel 2023, si prevede che la detrazione fiscale scenda dal 90% al 60% per i lavori tout court. Se si tratta invece di spese per lavori di restauro e il recupero delle facciate esterne degli edifici in un centro storico non saranno effettuate con molta probabilità modifiche della normativa attuale.

Dove si applica il bonus facciata? Quali sono gli interventi a cui si rivolge? 

  • Ristrutturazione facciate di palazzi e abitazioni di privati
  • Ripristino di balconi rovinati, anche ringhiere e frontalini
  • Tinteggiatura, verniciatura di ringhiere rovinate
  • Ripresa del colore, intonacatura di decorazioni delle facciate

Il tutto è possibile solo nelle zone A: per edifici del centro storico, di interesse artistico o storico, di pregio ambientale del territorio. Nelle zone B: aree cioè zone adiacenti al centro storico, cui la superficie coperta dal palazzo non sia inferiore a un ottavo, cioè al 12,5%, della superficie della zona e con alta densità territoriale.

Ecobonus 2022: la detrazione al 110%- 65% – 50%

Nella Legge di bilancio del 2022 è stata prorogata la possibilità di applicare l’ecobonus in nome di un sempre maggiore efficientamento energetico. Sono state riconfermate dunque sia le detrazioni del 65% che del 50%. L’ecobonus 2022, ti ricordiamo, riguarda anche le aree di messa in sicurezza antisismica degli edifici esistenti per ridurre i rischi connessi ai terremoti (sismabonus) e l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione, di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. 

Come funziona l’ecobonus 2022? Come nel 2021, ovvero resta confermata sia la possibilità di usufruire della modalità cessione del credito sia del più semplice sconto in fattura oltre che la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi.

A seguito del Decreto Antifrode, per l’ecobonus edilizio è previsto un ulteriore arma di controllo a prezzi lievitati: l’obbligo di visto di “conformità e asseverazione” in merito alla congruità dei prezzi. 

Per l’ecobonus 2022 sono inoltre state confermate le aliquote ordinarie del 50% in merito agli infissi, biomasse e schermature solari e del 65% per le rimanenti tipologie di spese. Solo nel caso in cui l’intervento sia realizzato su parti  condominiali comuni l’importo di detrazione varierà dal 70% al 75% se però la riqualificazione energetica è finalizzata al miglioramento e al risparmio di energia del palazzo.

Bonus edilizio 2022-23: come pagare secondo l’Agenzia delle entrate

Per ottenere il bonus ristrutturazioni è necessario utilizzare un bonifico specifico detto “parlante”, in cui dovranno essere indicati:

  • Nella causale del versamento: “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del TUIR
  • Il Codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • La P. IVA del beneficiario del pagamento

Come si richiede il bonus edilizio? In diversi modi ad esempio il più classico attraverso la dichiarazione dei redditi, modello 730 o Unico. L’importo detraibile sarà suddiviso in 10 quote annuali. Per facilitare la richiesta del bonus edilizio l’Agenzia delle Entrate negli ultimi anni ha appunto messo a disposizione specifici modelli di dichiarazione, ma anche diverse modalità come lo sconto in fattura o cessione del credito. Scopri di più sulle differenze.

Vuoi approfondire la questione dei pagamenti in merito ai bonus edilizi? Leggi di più qui.